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Poesie

Filippo Bellini(detto Jonny): Nato 20 anni or sono, in un non meglio identificato luogo di questo sperduto pianeta, vive da sempre dedicando i suoi giorni all'arte, alla letteratura e all'amore per le cose veloci. Considerato una mascotte da chi lo conosce e Dio da se stesso, con la sua giornalier presenza nelle aule dell'ingegneria pisana diletta col buon umore e una dose di fantasia gli animi di tutti quelli che le girnate dovrebbero butar via.

 

De inutilitate vitae vobis dicor...

Trovarsi sempre soli con se stessi
e per questo circondati dalla moltitudine,
voler bene a tutti e non amare nessuno,
amare qualcuno e odiare se stessi,
provare, cercare, tentare di ingannare
tutti coloro che si pensa tengano a te.

Combattere, perdere.
Lottare, essere sconfitti.
Resistere.....essere distrutti.
Inebriare la mente di lussuriosi e tentatori pensieri di potenza, di forza, di supremazia di sè;
dimostrare il tutto con la frustrazione di non poter misurare il proprio potere
in un delirio di distruzione materiale
e ventarsi di possedere almeno quello mentale. Rendersi ridicoli,piccoli vermi
per poter nutrire la cattiveria;
essere spinti solo dalla rabbia.

Ridere delle pulci
scoprendo che hanno la forza di montagne.
Credere, disilludersi. Illudersi, quasi morire.

l'impotenza è tua compagna,
l'invidia la tua consigliera.
Chi reprime i desideri
ha desideri tanto deboli da farsi reprimere.
L'invito alla lotta sarà disatteso,
l'invito alla lotta sarà disilluso,
il fine della lotta non sarà considerato,
il fine della lotta sarà distrutto.
                                  Io.

 

 

II°

Il vuoto della mente, uno stato semicosciente
in cui non si hanno pensieri.
I monaci tibetani cercano di raggiungere questo stato attraverso lunghe ore di concentrazione e meditazione sul non suono, ad esempio.

Iperattivo ogni ora della settimana, così come il mio povero corpo, anche il mio cervello si ferma il sabato. Si svuota, si abbandona a ciò che lo circonda; i riflessi si fanno più lenti, ogni movimento è pesante eppure tutti i sensi sono vigili e particolarmente ricettivi. La mia memoria recupera nutrendosi di suoni e immagini continuamente forniti dall'esterno, eppure si isola e sceglie ciò che vuol sentire, vede solo quello che le piace vedere.
Ogni cosa viene rivista, rivisitata senza mai affaticare la mente. Tutto ciò in uno stato di malinconica incoscienza; le figure scorrono davanti agli occhi, i suoni si affacciano alla mente.

Di tanto in tanto un pensiero si riaffaccia, è confuso ma carico di quella forza che gli ha consentito di rompere la letargia in cui ogni cosa è piombata. Vive un attimo, esaurisce gli stimoli, viene soffocato, torna nell'oblìo.

E' come la quiete prima della tempesta.................

 

[Altri autori..]

 

Tutto ebbe inizio con:
----- Original Message -----
To: Iacopo I
Sent: Tuesday, May 01, 2001 1:50 PM
Subject: Poesie
 
Ciao bello,
ti mando un po' di materiale per la tua sezione poesie:
 
Leggile e vedi se ti piacciono.
 
Due sono mie, non sono vere e proprie poesie ma pensieri.
 
Le altre sono di Blake il grandissimo sono sia in italiano che in inglese.
 
Fammi sapere quando le metti che me le vado a vedere.
                                                                                        Ciao
   
                                                                        Dio Johnny Sir Filippo

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