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Poesie |
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12) |
C'è aria di pace per le
strade,
le famiglie si sono riunite,
canti e preghiere sono state rivolte al cielo....
E' passato il Natale,
col suo carico di gioia e amore;
il giorno dopo non si ha pensieri,
ognuno esce
per trasmettere agli altri
la felicità che lo ha arricchito
ed anche tu eri contento.
Il sole era già andato a dormire,
c'era poca luce nel cielo,
l'aria di festa di S. Stefano
stava svanendo
e nei tuoi pensieri
compariva l'immagine
del tuo sogno
che si stava realizzando.
Saresti diventato un pilota di "caccia",
quei veloci aerei da guerra,
che avresti dovuto guidare,
anche se in cuor tuo
non avresti mai ucciso un uomo;
con grande sacrificio
stavi coronando il tuo desiderio di sempre,
il desiderio di volare....
Avevi sentito tua madre,
le avevi detto che, di sera, saresti tornato,
l'aria ora era più fredda
ed il buio era calato.
Non c'era nessuno per strada,
ridevi col tuo amico
che guidava contento,
non lo sapevi che la tua sorte
ti avrebbe preso per mano
di lì a un momento.
L'auto andava sicura,
a 18 anni
non potevi pensare
che stavi ammirando nel cielo
la tua ultima luna;
che cosa hai pensato in quell'istante
che l'auto è impazzita,
quando l'hai sentita
andar giù, verso gli alberi
nella scarpata?
Qual'è l'ultima parola che hai detto,
prima che i tuoi cari
balzassero ansanti sul loro letto?
Nel bosco vicino alla strada,
un rumore di legno e rami spezzati,
un rumore che nessuno sentì
e neanche tu potesti udire.
Dopo, solo il silenzio è regnato,
quella era una sera terribile,
la sera in cui non saresti tornato;
accanto al tuo corpo chinato
il volto del tuo amico disperato,
non riusciva a perdonarsi quel colpo
e piangeva sempre più piano
invocando il tuo nome, ma invano....
Sul tuo volto una lacrima fresca
e un sorriso appena accennato,
avevi visto qualcuno prima di morire
ed eri felice,
ma anche triste
perchè sapevi che lo avresti abbandonato.
In braccio ad un angelo
sei volato al cielo,
ma prima di andartene,
sei passato dal cuore
di tutti coloro che ti volevano bene
e lì, hai lasciato qualcosa,
che ognuno ricorderà e conserverà per sempre.
Tanti ti amavano,
come i tuoi amici,
che ti condussero in spalla
nell'ultimo saluto,
dove rimanevano solo fiori e preghiere
per dirti Addio.
Un giorno
che molti non avrebbero mai voluto vivere,
tra chi ancora non si rendeva conto,
chi non riusciva a capire,
chi non riusciva più a pensare, a parlare,
chi si sentiva vuoto dentro;
tanto lo sgomento
e troppe le domande senza una risposta,
perchè te ne sei dovuto andare così presto?
Il pianto di una madre
che non poteva smettere
e la diperazione di un padre
che si sentiva perso, con lo sguardo in basso;
quella povera famiglia
non sarebbe più stata la stessa
e tua sorella
aveva bisogno di te.
Un giorno
in cui il sole
sembrò tramontare prima,
in cui il rumore più assordante
fu il triste e malinconico silenzio,
strozzato dal pianto....
Non ho potuto conoscerti,
i ricordi dei tuoi cari
mi hanno parlato di te;
in questo modo
hai continuato a vivere,
ora anche dentro di me.
Non ho mai potuto parlarti,
ma a volte
mi sembra di sentire le tue parole nel vento
e le tue lacrime nella pioggia.
Anche se non ti ho mai visto,
ho capito com'eri
e sono certo
che nel bisogno mi avresti aiutato,
mi avresti consigliato,
saresti stato il mio migliore amico....
Avrei voluto poterti abbracciare
almeno solo per una volta,
per dimostrarti
quanto ti voglio bene davvero;
ci si accorge maggiormente
di quanto si tiene a qualcosa o a qualcuno,
quando non c'è più
ed ora quello che sento
è che mi manchi tantissimo....
( Dedicata al mio caro zio R. T. )
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